Le pubblicazioni

Titolo: A gatto vecchio sorcio tenero
Autore: Pier Francesco Ghetti
Prezzo: 15,00€
Genere: Racconti
A gatto vecchio sorcio tenero
Pier Francesco Ghetti
Editore: Casa Editrice el squero
Pagine: 168
Formato: 14x21 cm
Capita che avvicinandosi alla fine di un percorso ci si guardi indietro per vedere se abbiamo lasciato qualcosa lungo la strada, anche perché quando si era nel pieno vigore si marciava con irruenza, senza badare troppo a quello che poteva succedere attorno a noi.
Oppure può anche darsi che questo libro sia solo una scusa, dal momento che ci resta ancora il tempo e la voglia di raccontare delle storie, con il disincanto dell’età matura, e sempre più in debito con la fortuna per l’essere nati e per l’aver vissuto.
Per caso o per necessità sono nato l’undici di agosto dell’anno mille novecento quaranta tre, proprio un mese prima del fatidico undici settembre, giorno in cui il re degli italiani, dopo aver giustificato per anni il fascismo, si accorse che o cambiava o periva.
Come conseguenza di tutto ciò i miei genitori furono costretti a sfollare dal paese natio, Peschiera sul Garda, per recarsi nel paese di origine della famiglia di mio padre, Cedegolo in Valle Camonica, che in quel momento sembrava essere un posto più sicuro.
Tuttavia la sfortuna volle metterci lo zampino, e così il treno delle 7,45 proveniente da Verona e diretto a Brescia, nel caos di quei giorni, giunse alla stazione di Peschiera stracarico di passeggeri e di bagagli.
Mia madre fu perciò costretta a passarmi dal finestrino ad una giovane coppia che si dimostrò premurosa e che mi accolse facendomi mille feste. Feste che pare siano state da me ricambiate con ampi sorrisi sdentati, favoriti da qualche dolcetto che a quei tempi era materiale raro.
Si trattava di una giovane coppia senza figli e quindi ancora attirata dall’esperienza della maternità.
Solo che nel frattempo i miei genitori, nonostante degli sforzi sovrumani, non riuscivano proprio a salire sul treno che era letteralmente murato.
Ma anche una volta saliti, non riuscivano poi a farsi strada lungo i corridoi intasati di persone e fagotti.
Mi venne raccontato che nel frattempo i miei genitori putativi, visto il ritardo con cui avveniva il ritiro del pupo, si erano già posti il problema di cosa avrebbero fatto di me … e pare avessero già fantasticato di adottarmi.
I tempi erano questi e in questi momenti della storia una simile ipotesi non era poi tanto campata in aria.
A questo punto è anche pertinente porsi la domanda: quale sarebbe stata la mia vita se, a seguito dell’evento, fossi cresciuto in un’altra famiglia?
In quale ambiente sarei vissuto, quali studi e quale lavoro avrei intrapreso, quali amicizie e amori avrei coltivato, quali ostacoli avrei dovuto affrontare?
Sarei ugualmente riuscito a mettere a frutto quei pochi talenti che mi hanno comunque consentito di racimolare un curriculum dignitoso? O magari avrei fatto di più e di meglio?
Quello che ho descritto è solo uno dei tanti eventi che possono capitare per condizionare l’esistenza di una persona, facendo prendere alla vita una direzione piuttosto di un’altra, vista anche l’importanza che hanno le cure parentali nella crescita e maturazione di un individuo.
Ecco allora una buona scusa per mettermi a scrivere delle storie in cui sono stato coinvolto, dopo che quell’undici di settembre del 1943 i miei genitori sono riusciti a recuperarmi sul treno degli sfollati. Si tratta di alcune storie piuttosto strampalate di fatti che sono accaduti attorno a me. Tutti rigorosamente veri e che mi auguro possano interessare.
Arrivato alla fine della stesura di questo libro devo anche rispondere ad una domanda che qualcuno si potrebbe porre, visto che me la sono posta anch’io: “Come mai gli affetti veri e i fatti realmente importanti non hanno trovato posto in questo libro?”
L’unica risposta che ho trovato è questa: ‘Fa sempre più rumore un albero che cade di una foresta che cresce’. Ma chissà che un giorno non mi venga voglia di scrivere anche della foresta che cresce!
Per cui siete tutti avvisati.

Pier Francesco Ghetti, ecologo e idrobiologo, ha insegnato nelle Università di Parma, L’Aquila e Ca’Foscari Venezia, dove è stato anche Direttore di Dipartimento, Preside di Facoltà e Rettore Magnifico. Ha scritto nella sua vita accademica oltre 200 lavori scientifici, fra cui una trentina di monografie. Nel 1993 con il ‘Manuale per la Difesa dei Fiumi’ per la Fondazione Giovanni Agnelli ha vinto il Premio ‘Gambrinus - Mazzotti’, nel 1986 ha vinto il ‘Premio Ambiente per la Didattica’ della Lega per l’Ambiente e il Premio ‘AcquAmbiente 1998’. E’ stato Presidente del Centro Internazionale ‘Civiltà dell’Acqua’ e dal 2021 Presidente del Premio Letterario Gambrinus – Mazzotti. Nel 2018 e 2019 ha scritto due romanzi noir: ‘Delitti in armonia’ e ‘La radice del diavolo’ per la Casa Editrice El Squero, di Venezia.

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Pier Francesco Ghetti
Editore El Squero
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15x21 cm
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