Nato ad Artegna (UD) nel 1931 e residente a Venezia dal 1952. Diplomato perito elettrotecnico, è stato impegnato per oltre quarant’anni nella gestione dell’impianto elettrico della città di Venezia e della sua Laguna, divenendone Capotecnico principale da gennaio 1964, fino a maggio 1991, epoca del pensionamento. Maestro del Lavoro e attento conoscitore delle problematiche locali, ha operato sull’impianto sotto le tre diverse gestioni succedutesi nel periodo: Comune di Venezia, SADE-Cellina ed ENEL.
Responsabile per quasi un trentennio dell’Ufficio Tecnico degli impianti elettrici di Venezia: si racconta. Giovane friulano ha dedicato tutta la sua vita lavorativa perché la Città della Serenissima avesse un’attenzione particolare anche in ambito elettrico. Una città allergica per sua natura alle unificazioni, alle omologazioni e, in questo caso, a quelle delle linee elettriche. Le stesse modalità di lavoro alle volte risultavano di difficile applicazione nel contesto cittadino. Infatti le prime, concepite per un impianto progettato a fine Ottocento, si sono trovate in contrasto con le normative sul lavoro di metà Novecento. Quelle successive, concepite per lavori in terraferma, non hanno mai considerato le problematiche specifiche, ambientali di questa città. Per ogni ulteriore difficoltà di lavoro riscontrata, sono trascorsi decenni prima di ottenere dai vari gestori materiali adeguati alle esigenze di Venezia così da ridurre, in ambito locale, fatiche veramente assurde. Ci è voluta un’intera vita di lavoro e circostanze fortunose per realizzare buona parte di quel sogno così logico, ottenendo, non privilegi, ma le necessarie attenzioni per questa città da tutti ritenuta unica, ma il più delle volte considerata alla stregua di qualsiasi altra.